Intervista all'ASC FENICE

A cura di Federica Sammarco

Intervista al coach Giacomo Canestrale

Puoi illustrarmi brevemente in che modo si è creata la società/squadra?
L'ASC Fenice di 3a Divisione affronta il suo primo campionato nella stagione 2007/2008. Quest'anno subentrerò al tecnico Emanuele Segato che ha evidentemente svolto un ottimo lavoro, testimoniato dai sempre più crescenti risultati ottenuti nelle tre stagioni passate.


Com’è andata nell’ultimo campionato?
Finale al cardiopalma: scontro diretto all'ultima giornata di campionato contro l'ASCD Energheia. Complimenti a loro per la vittoria.

Quali pensi possano essere i vostri punti di forza e/o di debolezza?
Sicuramente il gruppo coeso rappresenta le fondamenta di questa squadra su cui gettare il lavoro tecnico. Per il momento, come accennato in precedenza, sono ancora in fase di studio del gruppo.

Conosci le altre squadre del girone? Come giudichi il livello?
A dire il vero, avendo militato in altre categorie, conosco Diamond, Dream Team, Ramise e poche altre... ho avuto modo di seguire alcune partite del campionato ma non posso esprimere un parere esaustivo in tal senso.

Obiettivi da raggiungere col torneo cus? e in futuro?
La partecipazione al torneo CUS ha, per quanto mi riguarda, l'obiettivo primario di conoscere in dettaglio gli elementi della squadra, composta attualmente da molte giovani (con ampi margini di crescita) e qualche atleta di esperienza (con il compito di portare l'esempio in campo). In futuro stiamo cercando di creare, come società, un movimento a livello femminile che possa costituire un buon vivaio con la speranza di raccogliere frutti nel giro di qualche anno. Come squadra, è quello di lavorare bene in palestra e far crescere le ragazze dal punto di vista tecnico. Il resto sarà una naturale conseguenza.

Cosa ne pensi del torneo CUS?
Ho notato con piacere che raccoglie un ottimo consenso tra le società. E' ben organizzato e non mi aspettavo arbitraggi così integerrimi. Penso che ormai faccia parte della realtà pallavolistica romana.

Vorrei un tuo giudizio sulle differenze/affinità, qualora ve ne siano, tra la pallavolo femminile e maschile.
La pallavolo è per eccellenza un gioco di velocità, soprattutto mentale, in cui le decisioni devono essere prese in pochi istanti. Come giocatore ho diversi campionati sulle spalle. Come allenatore ho esperienza in ambito femminile ed in questo settore si riesce ad esprimere il senso della pallavolo: due squadre divise da una rete in cui emerge la tattica e la psicologia di gioco. La pallavolo maschile è più espressione di potenza, ma non mi precludo la possibilità di allenare, in futuro, l'altra faccia della medaglia.

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